• Dall’inerbimento alla gestione del suolo

    Ripartire dal vigneto con particolare attenzione rivolta alla gestione del suolo, con osservazioni dirette, analisi e misurazioni ove fosse necessario (nel nostro parco tecnologico abbiamo anche previsto due tester: pHmetro e conduttimetro).

    Uno dei temi che vogliamo affrontare in questo post è la scelta dell’inerbimento naturale: il cotico erboso migliora il microbioma del suolo.

    Le carenze di sostanze nutritive o fenomeni erosivi necessitano di azioni preventive per avere il totale controllo della qualità del suolo. Il monitoraggio satellitare e da drone, i rilievi su campo, anche grazie all’intelligenza artificiale, consentono di programmare gli interventi necessari al vigneto per tutte le fasi fenologiche.

    In questa primavera, grazie a 4Grapes, abbiamo avviato il monitoraggio della nuova stagione agraria, osservando struttura e colore del suolo, pietrosità e tessitura, altezza del cotico erboso, specie presenti in fioritura lungo le interfila e sottofila del vigneto. Le abbiamo censite e geolocalizzate, confrontate con i dati dello scorso anno per avere un quadro conoscitivo delle zone, un modello previsionale, anche grazie alle mappe di prescrizione dell’azoto che abbiamo elaborato lo scorso mese di ottobre 2022.

    Di seguito riportiamo alcune specie censite e presenti nel vigneto:

    camomilla

    Anthemis arvensis L. (Camomilla bastarda)

    margherita gialla

    Coleostephus myconis (L.) (Margherita gialla)

    papavero

    Papaver pseudoorientale (Fedde) Medw. (Papavero)

    geranio

    Geranium pusillum L. (Geranio minore)

    radicchiella

    Crepis setosa Haller f. (Radicchiella cotonosa)

    malva

    Malva setigera Spenn. (Altea ispida)

    cicerchia

    Lathyrus clymenum L. (Cicerchia porporina)

    secale

    Secale cereale L. (Grano germano)

    orzo

    Hordeum murinum L. (Orzo selvatico)

    forasacco rosso

    Anisantha sterilis (L.) Nevski (Forasacco rosso)

    orzo

    Hordeum vulgare L. (Orzo coltivato)

    trifoglio

    Trifolium hybridum L. (Trifoglio ibrido)

    erba medica

    Medicago arabica (L.) Huds
    (Erba medica araba)

    Calcolo prescrizione di azoto (N) in kg per superfici e comparazione con aridità e umidità/sali nel suolo. L’incrocio dei dati consente di intervenire anche attraverso misurazioni in loco del Ph/conducibilità elettrica e analisi in laboratorio di campioni di suolo.

  • Verso la vendemmia con un occhio al satellite

    Torniamo a parlare di telerilevamento applicato all’agricoltura (di precisione), dei nostri vigneti osservati speciali grazie a Sentinel-2 del programma Copernicus.

    Terminata la fase fenologica dell’invaiatura, siamo ormai entrati nell’addolcimento e “ingustimento” degli acini, la vendemmia è ormai alle porte. In un anno che ci ha dimostrato che gli effetti del cambiamento climatico condizionano anche la viticoltura, soprattutto nella stagione estiva con i suoi stress idrici derivati dagli eventi siccitosi, il telerilevamento si è dimostrato un ottimo supporto tecnologico a difesa del nostro vigneto (irrigazione di precisione/soccorso), che ormai si appresta a raggiungere i 22 anni dalla sua piantumazione.

    Analizzando i dati da satellite e l’andamento dei dati meteorologici dal 5 agosto al 4 ottobre emerge un primo dato significativo: il mese di agosto è risultato essere più piovoso di quello di settembre. Infatti se ad agosto vi è stato un cumulo di 64,8 mm di pioggia (picco il 9 agosto con 9,1 mm) a settembre il cumulo è stato di 56,70 mm con soli 36,4 mm di pioggia caduti il 26 settembre. Un dato che ha condizionato la vigoria vegetazionale e l’inerbimento naturale del vigneto: i valori più alti si sono osservati verso la fine di agosto con invaiatura all’83% circa. Stesso discorso per la clorofilla e l’azoto fogliare che ha visto il suo massimo sempre per lo stesso periodo, con un’andamento decrescente, per poi assestarsi a valori interessanti per via della maturazione delle uve, ma anche per le operazioni colturali (cimatura e trinciatura) osservabili grazie all’indice NDVI.

    Dati, questi, che anche grazie a 4Grapes, ci consentiranno di intervenire in futuro nel vigneto per gestire al meglio fenologia e parametri vegetativi, ampelopatie principali e secondarie, suolo e nutrienti, biodiversità.

    Fonte: AgroMeteo xFarm

    Fonte: AgroMeteo xFarm

    Elaborazione su dati AgroMeteo xFarm

    Elaborazione aggiornata al 9 ottobre 2022

  • Monitoraggio e controllo del vigneto

    L’utilizzo sempre più costante della tecnologia applicata in agricoltura produce una molteplice serie di servizi gratuiti e a pagamento, che consentono un monitoraggio costante nel tempo sullo stato di salute delle colture. Ma la conoscenza del proprio vigneto è prerogativa imprescindibile.

    Satellite in vigna, e non solo..

    La nostra azienda è stata tra le prime in Italia ad aderire al progetto europeo di tracciabilità FarmToFork (2011), installando centraline meteo e sensori in vigna che hanno consentito di raccogliere una serie di dati utili al consumatore finale.

    Fig. 1

    Oggi, con i recenti fenomeni prodotti dal cambiamento climatico siamo protesi nel riprendere le pratiche derivate dall’agricoltura 4.0, la cosiddetta agricoltura di precisione. Come primo step si è avviato un capillare monitoraggio satellitare attraverso le immagini Sentinel-2 del programma Copernicus dell’ESA (l’Agenzia Spaziale Europea), immagini che l’ente spaziale offre gratuitamente poiché l’intero programma è finanziato dai contribuenti dell’UE.

    È così che, dall’inizio del 2022, Vigne Mastrodomenico monitora i propri vigneti grazie al telerilevamento.

    I dataset delle immagini satellitari acquisite con download (cadenza di 5 giorni) dal portale Copernicus Open Access Hub, vengono processate con il software SNAP (the Sentinel Application Platform) e successivamente validate in QGIS.

    Il processo di elaborazione delle immagini multispettrali parte da un fondamentale principio: Sentinel-2 ha tre risoluzioni geometriche differenti per le 13 bande spettrali: a 10, 20 e 60 m/pixel.

    Attraverso un “ricampionamento” a 10 m delle bande (al di sotto non sarebbe possibile perché il dato risulterebbe artefatto) è stato possibile ricavare mappe di differenti indici (vigoria vegetazionale e aggiustato, stress idrico coltura, area fogliare, umidità dei suoli, clorofilla, stress di azoto, differenziazione corpi idrici, ecc.).

    Fig.2

    Tuttavia, se ben comprendiamo che la risoluzione spaziale di Sentinel-2 è limitata per l’osservazione di un vigneto (è utilissimo per i comprensori), i nostri 8 ettari ci hanno comunque consentito di raccogliere una serie di informazioni importanti durante lo stadio fenologico dell’allegagione.

    Dalle immagini ottiche acquisite nell’arco di un mese (dal 21 giugno al 21 luglio 2022), si sono elaborati l’indice NDVI (vigoria vegetazionale, fig.1), monitorando i cambiamenti di biomassa nel tempo da cui l’individuazione di zone a sofferenza vegetativa; l’indice NDMI (stress idrico fogliare, fig.2) da cui è stato possibile individuare le zone dove applicare l’irrigazione di soccorso e/o di precisione – anche attraverso l’osservazione in loco dei germogli degli apici delle viti – mentre è in fase di studio l’applicazione del termico dalle immagini Landsat8 dell’USGS (Servizio geologico americano).

    Infine le cosiddette carte tematiche (fig.3), utili per giungere al rapporto irrigazione, elaborate in QGIS (altimetria, pendenze, rugosità e le due fasi di irrigazione). Sfruttando anche i dati DTM (Digital Terrain Model) del portale RSDI Basilicata. Si è anche considerata la pedologia, la tessitura e la granulometria dei suoli dalle carte della Regione Basilicata (Unità 14.2, suoli Mezzana).

    Fig.3

    Il monitoraggio prevede anche il controllo delle aree potenziali a rischio incendio, le aree percorse dal fuoco e il grado di intensità con gli indici NBR e dNBR sull’intero comprensorio.

    Fig. 4

    Protocollo di monitoraggio 4Grapes e digitalizzazione xFarm

    Ovviamente l’osservazione da satellite non può essere esaustiva se non si conosce il proprio vigneto. Infatti, Vigne Mastrodomenico aderendo al progetto Fivi4Future della FIVI (Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti) ha avviato un vero monitoraggio “intelligente” con l’app 4Grapes, installando n. 4 trappole (fig.4) per l’osservazione di lepidotteri (Lobesia Botrana; Argyrotaenia ljungiana, Crypoblabes gnidiella) dannosi per i vigneti, soprattutto per le foglie e gli acini con il loro attacco larvale. L’attività, tra l’altro, prevede il monitoraggio della fenologia e dei parametri vegetativi, delle ampelopatie primarie e secondarie, della gestione del suolo e stato nutrizionale.

    Si tratta di un vero protocollo di monitoraggio per avere sotto controllo fitopatologia, fenologia e produzione delle uve così come prevede la direttiva UE 2009/128/CE, come affermano gli stessi ideatori del progetto.

    Non da meno è il servizio offerto da xFarm attraverso il quale si è avviato un processo di digitalizzazione (quaderno di campagna, zonizzazione, difesa, irrigazione, ecc.) con la possibilità di avere dati meteo di previsione, pluviometrici (pioggia cumulata), temperatura, venti e direzioni, umidità e pressione atmosferica.

    L’agroecologia, una prospettiva più che concreta

     A seguito di nostre partecipazioni a seminari e workshop sulle pratiche agroecologiche ed ecologia del paeasaggio con i GIS organizzati da GIScience e Università di Padova, abbiamo avviato in via sperimentale l’applicazione dell’indice SAP/MAS (Struttura Agroecologica Principale degli agroecosistemi) dal punto di vista del pensiero ambientale (relazioni ecosistema-culturale) utile nei processi di pianificazione aziendale perché consente la quantificazione dei corridoi ecologici interni ed esterni, inclusa la vegetazione naturale.

    Il metodo di calcolo del SAP/MAS, sviluppato dall’agroecologo colombiano Leon Sicard, valuta i seguenti parametri: la distanza del centroide aziendale da aree arbustive e boschive, la presenza di punti d’acqua e di corridoi ecologici (siepi, alberi, ecc.), la biodiversità delle recinzioni vive (siepi), erosione dei suoli, inerbimento naturale, conduzione biologica, consapevolezza e capacità di migliorarsi sull’uso dell’agro-biodiversità. Pertanto, dopo aver raccolto, analizzato e classificato i vari parametri è emerso un indice leggermente sviluppato per il nostro vigneto.

    L’indice SAP/MAS può essere uno strumento utilissimo per la gestione del paesaggio perché mostra una serie di relazioni culturali (economiche, sociali, simboliche e tecnologiche) che normalmente vengono trascurate dall’analisi parziale dell’ecologia del paesaggio [fonte: The Main Agroecological Structure (MAS) of the Agroecosystems: Concept, Methodology and Applications – Tomás Enrique León-Sicard, Javier Toro Calderón, Liven Fernando Martínez-Bernal and José Alejandro Cleves-Leguízamo]